giovedì 8 marzo 2018

#OTTOMARZO


IO NON FESTEGGIO LA FESTA DELLE DONNE… 
IO CREDO NELLE DONNE OGNI GIORNO.
#8marzo #frogdelirio #laforzadelledonne #siitestessa

Io l’8 marzo non festeggio la festa delle donne, niente cene in ristoranti affollati e chiassosi, niente cortei pseudo-femministi, al massimo un messaggio alle amiche vere (cosa che faccio anche gli altri giorni normali).
Io credo nelle donne ogni giorno, nella loro forza, nella loro capacità di amare gratuitamente, di farsi dono, nel sostegno quotidiano che le donne non fanno mai mancare a marito, figli, amici.

Per una donna è festa
ogni giorno che si sveglia e sa vedere la bellezza che ha intorno e soprattutto dentro sé,
ogni volta che trova la forza di sorridere quando vorrebbe piangere,
ogni volta che gioisce per un grazie inatteso e sospira sorridendo per tutti quelli che non riceverà,
ogni volta che crede in sé stessa e si ricorda di quanto vale…
ogni volta che è fedele alla sua essenza, 
che sceglie di essere quello che è (cit. E. Hemingway)

"Tu non sei i tuoi anni,
nè la taglia che indossi,
non sei il tuo peso
o il colore dei tuoi capelli.
Non sei il tuo nome,
o le fossette sulle tue guance,
sei tutti i libri che hai letto,
e tutte le parole che dici
sei la tua voce assonnata al mattino
e i sorrisi che provi a nascondere,
sei la dolcezza della tua risata
e ogni lacrima versata,
sei le canzoni urlate così forte,
quando sapevi di esser tutta sola,
sei anche i posti in cui sei stata
e il solo che davvero chiami casa,
sei tutto ciò in cui credi,
e le persone a cui vuoi bene,
sei le fotografie nella tua camera
e il futuro che dipingi.
Sei fatta di così tanta bellezza
ma forse tutto ciò ti sfugge
da quando hai deciso di esser
tutto quello che non sei."

Ernest Hemingway



sabato 25 marzo 2017

#quellavoltachedovevocantaredalpapa


Mamma ma perché dobbiamo proprio andare alla Messa del Papa?
Mio figlio ha esordito così alla notizia che avevo prenotato il posto sul pullman per andare al parco di Monza in occasione della visita pastorale di Papa Francesco a Milano. E come per tutte le domande dei preadolescenti la risposta non può essere scontata e facile: una persona in divenire non si può condire via con un “perché sì” o un “perché mamma ci tiene”…
Ma come spiegare che è importante esserci per far sentire il proprio affetto a questo Papa tanto amato (ma anche contestato dai “farisei” dei nostri tempi), per pregare con lui e per lui, per portare le intenzioni di chi magari vorrebbe andarci ma non può?
Anche se sarai solo uno fra tanti (un milione secondo le stime), anche se rischi di non vederlo se non dal maxi-schermo, se devi mettere in conto ore di attesa, di code, magari sotto la pioggia….
Forse certe cose non si possono spiegare a parole, si capiscono meglio vivendole: così sabato mattina ci siamo svegliati con un sole inaspettato e stupendo che ha salutato l’arrivo di Papa Francesco e abbiamo affrontato questa avventura…
Nonostante le varie vicissitudini posso dire che tutto è andato proprio come doveva: nonostante la strada sbagliata che ci fa arrivare in ritardo ed alloggiare nel settore più periferico (be, ma Francesco non è il Papa delle periferie?) che però ha molto spazio libero e così i bambini possono correre e giocare; il telefonino che va in tilt proprio all’ingresso del parco (adesso come faccio a fotografare il Papa?!?) e che ti dà  modo di vivere a pieno questa esperienza senza avere la preoccupazione di condividerla in tempo reale sui social…; il pass per entrare nel settore più centrale e più vicino al palco che resta in tasca perché ha più senso restare vicino alla famiglia,  agli amici, al Don e alla tua comunità, tanto alla fine la papamobile passa anche dal nostro settore in “periferia”.
E alla fine della giornata, quando la stanchezza si fa sentire tutta, ti rendi conto che la risposta alla domanda di tuo figlio è già arrivata, che non serviranno altre spiegazioni, se nel viaggio di ritorno sul pullman lo senti ridere e parlottare con gli amici affermando “Però che bello oggi, ho visto il Papa dal vivo” e poi a casa “mamma che bello oggi abbiamo anche giocato e ci siamo divertiti, però durante la Messa, hai visto? siamo stati in silenzio e attenti…”

L’emozione di vedere Papa Francesco passare così vicino, anche se solo per una manciata di secondi, sarà un ricordo indelebile. Come indelebili saranno le sue parole sentite dal vivo e la Santa Messa celebrata con lui, in un pezzo di prato lontano dal palco ma comunque vicinissimo…  
Come il sole ha scaldato e illuminato tutta la giornata, la presenza di Papa Francesco ha scaldato i nostri cuori e le sue parole ci hanno illuminato.
 “Abbiamo appena ascoltato l’annuncio più importante della nostra storia: l’annunciazione a Maria”
E lui, Papa Francesco cosa è venuto ad annunciare a Milano? Parole di speranza e di gioia nella sua omelia, una riflessione intensa che è impossibile riassumere in poche righe, ma che almeno in parte voglio citare:
“Dio stesso è Colui che prende l’iniziativa e sceglie di inserirsi, come ha fatto con Maria, nelle nostre case, nelle nostre lotte quotidiane, colme di ansie e insieme di desideri. Ed è proprio all’interno delle nostre città, delle nostre scuole e università, delle piazze e degli ospedali che si compie l’annuncio più bello che possiamo ascoltare: «Rallegrati, il Signore è con te!». Una gioia che genera vita, che genera speranza, che si fa carne nel modo in cui guardiamo al domani, nell’atteggiamento con cui guardiamo gli altri. Una gioia che diventa solidarietà, ospitalità, misericordia verso tutti.”
“Dio continua a percorrere i nostri quartieri e le nostre strade, si spinge in ogni luogo in cerca di cuori capaci di ascoltare il suo invito e di farlo diventare carne qui ed ora.“
Sabato pomeriggio si è spinto in un parco e ha raggiunto un milione di cuori… Grazie a Papa Francesco!!!

Ma ogni giorno Lui ci cerca nelle nostre case, nelle nostre lotte quotidiane: saremo capaci di ascoltarlo?


Santa Messa al Parco di Monza con Papa Francesco -  Sabato, 25 marzo 2017

martedì 28 febbraio 2017

DELIRIO DA MARTEDI' GRASSO


Che strana la vita....
Tutti a cercare di mettersi maschere per fare buona impressione e bella figura, 
ma poi quello che piace davvero è un viso sincero e una bocca che dice la verità...

domenica 11 settembre 2016

DELIRIO DA VIGILIA DEL PRIMO GIORNO ALLA SCUOLA MEDIA

"Quello che Gibran non ha detto è che ogni figlio è un freccia a due punte.
Quando la scocchi, la prima punta si allontana veloce da te, seguendo la propria traiettoria in un futuro che non ti appartiene.
La seconda, invece, viene scagliata all'indietro e si conficca per sempre nel tuo petto di genitore. Per ricordarti che resterai arciere anche senza frecce, e che quel dolore che sentivi incombere come un presagio fin dal suo primo giorno, ora è qui per non andarsene mai più e scandirà il resto della tua vita.
Ogni padre e ogni madre sono accomunati da una ferita che non si rimargina.
Quella ferita è più forte perfino dell'amore che li ha uniti e che li unisce. È ciò che li ha trasformati da amanti in arcieri, da complici a reduci.
È quella punta di freccia inestraibile è ciò che permetterà per sempre ai loro cuori, nonostante tutto, di continuare a battere come fossero uno."
Notti in bianco, baci a colazione
Matteo Bussola

#viadalnido #prendonoilvolo #mammaincompleta #ranocchitudine
many thanks to: #matteobussola

mercoledì 24 agosto 2016

Sono una ragazza degli anni 80 costretta a vivere nel 2016

Okay sarò una patetica nostalgica ma che bello era: 
senza mail, sms, wathsuppamenti, 
smartphone x placare le ansie dei genitori 
e pockemon da cacciare in giro x strada...
Il social era la panchina del parco o il muretto dietro la grotta dell'oratorio, 
il mezzo di comunicazione la bici x andare a trovare gli amici, 
i contatti non erano virtuali ma reali 
e c'era tempo per guardarsi negli occhi e parlare faccia  a faccia.

ANNI 80 VS 2016 : mi spiace ma non c'è partita.


Whoa,
I'm an alien
I'm a legal alien
...
I'm a girl of eighties living in 2016

(liberamente ispirato da...)
ENGLISH MAN IN NEW YORK - 1987

https://youtu.be/d27gTrPPAyk



Sono una ragazza degli anni 80 costretta a vivere nel 2016. 

venerdì 27 maggio 2016

MULTI-TASKING

No, ma dovrebbero scriverlo nelle istruzioni x l'uso che nei super poteri di una mamma è compresa la capacità di affrontare nel tempo di un trasporto Cardano-Gallarate A/R

- l'ennesima lite fratello-sorella nell'angusto spazio dell'abitacolo della macchina  (oggetto del contendere bottiglietta di the freddo)

- una crisi esistenziale con pianto incluso della figlia che si sente "diversa" (hai voglia a dirle che non è diversa ma speciale, che per essere felice deve fare quello che gli piace non quello che piace alle sue amiche "normali"... Ma 1) non è un po presto a 9 anni? 2) è normale fare questi discorso mentre posteggi la macchina in garage ?)

- organizzazione planning per riuscire a farci stare studio/compiti/lezione di danza/chignon/ripasso verbi in 105 minuti elastici

E nel mentre ricordarsi cosa c'è in frigo x impostare la cena, seguendo le chat wathsup per non perdersi eventuali messaggi di servizio visti i tempi di feste di fine anno e altro....

Altro che multi-tasking 😳😳😳